Alla base del progetto c’è stata la richiesta di Samuele Giacometti (12-to- many) di dare vita ad un installazione per Expo 2015 che usasse i materiali naturalmente presenti nella Carnia: legno di abete rosso, pietra “tof” e c’era d’api. Ha visto quindi la luce “Slow Lamp”, un sistema composto da 3 lampade (da soffitto, da terra e da tavolo) che unisce il mondo naturale (legno), minerale (pietra), animale (candele). Grazie ad un semplice gioco d’incastri si crea un modo di illuminare che parla di gesti antichi portandoli nella contemporaneità. Gesti che parlano di atavismo, naturalità, di montagna. Un sottile rimando alla struttura degli alberi suggerisce l’unicità della provenienza dei materiali.
The starting point for this project is the request of Samuele Giacometti (12-to- many) to create an installation for Expo 2015. The project aims to use only natural materials, especially found in Carnia: spur fir wood, “tof” stone and beeswax. Therefore, “Slow lamp” saw the light. It is a system composed of 3 lamps (ceiling, floor and table lamps) which connects the natural, the mineral and animal world: wood, stone, candles. Thanks to a simple combination of joints, a new way to illuminate is created; a way that brings the ancient gestures into nowadays. These gestures talk about atavism, naturalness and mountain. Moreover, a subtle connection between the lamp’ structure and a tree is sign of the unique origin of its materials.