Bricks.
School desk for Haiti.
(With Matteo Ragni).
Produced by:
Hispaniola / Haitian carpenters.
Year:
2012.
Photo Credits:
Max Rommel.
Un banco scolastico non è solo un tavolo per bambini, è uno strumento che li accompagna nel delicato percorso dell’ educazione alla crescita: una sorta di microarchitettura destinata a facilitare l’accumulazione di saperi, oltre che un mezzo che invogli ed insegni lo stare insieme. Questo banco è stato pensato per essere facilmente costruito dalle falegnamerie Haitiane, pochi pezzi di legno, qualche incastro ed il gioco è fatto; l’impilabilità, la solidità e la particolare forma permettono di avere moltissime combinazioni di disposizione dei banchi che ben si possono adattare alle svariate esigenze ed usi di una classe Haitiana. Questo banco è stato pensato per Haiti ma, a ben vedere, non importa che sia per un bambino Haitiano o Italiano, i bambini, si sa, sono uguali in tutto il mondo.
A school desk is not just a table, it’s a piece of micro-architecture designed to facilitate the taking of knowledge, as well as something that stimulates children’s desire to learn and teaches them how to live alongside each other. The desk consist of just a few pieces of wood that simply dot together. Their stackability, sturdiness and special shape mean that they can be combined in many different ways, and adapted to different needs and purposes. “This desk was designed for Haiti but would do equally well for an Italian child. Because we all know that children are the same wherever you go”.
Un pupitre scolaire n’est pas seulement une table, c’est une sorte de micro architecture destinée à faciliter l’accumulation du savoir, en plus d’un outil qui apprend à vivre ensemble. Quelques morceaux de bois, un peu d’encastrage et le tour est joué. L’empilabilité, la solidité et la forme particulière permettent des combinaisons multiples, adaptables aux différents exigeances et usages. “Le pupitre est pensé pour Haïti mais, si l’on y réfléchit, peu importe qu’il soit utilisé par un enfant haïtien ou italien. Les enfants, c’est connu, sont égaux partout dans le monde”.